Progetto divino e ruolo umano
Un progetto e un fine
Dal testo disposto nei paragrafi a-f, si nota una prima parte abc con la parola del Padre rivolta al Figlio, che annuncia la volontà di un dono, e la seconda parte def con la risposta del Figlio, con la gioiosa accettazione della Sua volontà.
È la romanza sulla volontà di Dio, che si dispiega nel progetto dell’Incarnazione, e delle nozze del Figlio; è un progetto sorto da una medesima volontà, secondo il disegno di dono del Padre e di risposta del Figlio.
Entrambi i progetti sono sviluppati in un motivo, uno scopo, un’azione.
I sei paragrafi possono essere così accoppiati sul piano del progetto divino secondo
• l’attribuzione al Padre e al Figlio di parti del progetto creativo
• i temi della volontà, dell’immagine e della storia della salvezza.
Il progetto di dono del Padre <--> Il progetto di risposta del Figlio
a) La volontà del Padre <--> d) La stessa volontà nel Figlio
b) Il dono del Padre al Figlio a sua immagine <--> e) il Figlio vuol portare al mondo l’immagine del Padre
c) Sull’Incarnazione, Dio scende nell’uomo <--> f) Sulla Redenzione. L’uomo è portato a Dio
È il progetto di un dono d’amore per il Figlio, che viene inviato a cercare la sposa, e di una risposta d’amore del Figlio che volgerà la Sua sposa a render gloria al Padre.
[da Battista Mondin] Prima di S. Giovanni della Croce, già S. Bernardo fece esplicitamente uso della chiave agapica per cogliere il senso del mistero della Chiesa, considerandola come sposa di Cristo.
Il rapporto sponsale del Figlio con l’umanità è così sviluppato da S. Bernardo:
«Noi stessi siamo la Sposa e tutti insieme siamo la Sposa,
benché ogni singola anima sia come una sposa singola»
Ogni singola anima è sposa nel vivere personalmente l'amore dell'unico Sposo e, «in quanto siamo della Chiesa», nel comune amore dello Sposo.
“Così la Chiesa può chiamarsi anche la grande città, la nuova Gerusalemme, che grazie alla Caritas diviene la sposa.”