Le voci sono tratte da:
LA RESPONSABILITÀ
DELLA PERSONA
verso la famiglia e verso il prossimo
nel pensiero di San Giovanni Paolo II

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Oggi l’uomo innalza il valore
di ogni desiderio per soddisfarlo, teorizza nuove libertà da discutere e
promuovere per trasformarle in bisogni da concedere, da reclamare come diritti
e infine da difendere da ogni contrasto; al contempo, per ampliare l’azione e
l’espressione del libero arbitrio, rifiuta la responsabilità come componente
che qualifica la dignità umana.
Il desiderio e l’arbitrio sono sottratti al
vincolo formante della verità, distorcendola e denigrandola; nelle culture
liquide la soggettività cerca spazi piatti, per consumare si consuma e si
discioglie tra le masse, lontana dalle relazioni che la possano vincolare.
Il concetto di responsabilità va ripreso e ricollocato nel giusto equilibrio tra diritti e doveri, per agire in
libertà e verità, senza opportunismi e
convenzionalismi.
San Giovanni Paolo II
approfondì anche questo tema e ricondusse alla verità la coscienza, la volontà,
la libertà e il fine dell’uomo, con fatti sperimentabili che ciascuno vive e
può riconoscere con una retta ragione.